No, i Comunisti non mangiano i bambini. O almeno questa “teoria” ancora non ha trovato riscontro scientifico.
Quindi non parleremo di questo. Parleremo del cannibalismo transitorio che ci assale quando vediamo un bambino.
I neonati sono biologicamente progettati per fare tenerezza. Lo sappiamo. Sappiamo anche che la natura li rende così carini al fine di garantirne la sopravvivenza.
Loro sono dolci, sorridenti, teneri e noi diventiamo rimbambiti, adoranti e protettivi. A volte anche troppo.
Si potrebbero passare ore, soprattutto se si è genitori, a guardare quelle “mini persone” e gioire di ogni singolo rigurgito e vagito. Quale miracolo, la cosa più bella del mondo!
Per non parlare del bisogno viscerale di stampare un bacio in quelle morbide e rotonde guance.
E uno, e due e tre, il quarto bacio avreste voglia di trasformarlo in un morso e per evitarlo abbracciate il bimbo con ancora più forza. Come se, con quell’abbraccio, poteste riuscire a “distruggerlo” e a inglobarlo nel vostro corpo.
E i cuccioli? Che tenerezza. Quel pelo che a guardarlo sembra così morbido, gli occhioni grandi, le zampette minuscole. Viene voglia di stritolarli. E le loro foto invadono i social network augurandoci buongiorno, buonanotte, buon lunedì.
Ma qual è il meccanismo che è alla base di questa aggressività?
A spiegarlo una ricerca di Yale. Protagonisti: 109 volontari, foto di cuccioli e pluriball, la carta da imballo scoppiettante.
Ai soggetti, durante la visione di foto con animali dalle espressioni carine, divertenti e neutre, è stata fornita la carta con le bolle.
I ricercatori hanno notato che le persone tendevano a scoppiare più bolle e in maniera più aggressiva durante la visione delle immagini considerate carine dai partecipanti. Alcuni di loro riferivano di provare una sensazione talmente grande da non riuscire a gestirla. Quasi un vero e proprio tsunami di positività.
Inoltre, è interessante notare che, questa sensazione risultava amplificata quando l’oggetto del desiderio non era fisicamente accessibile.
Ed ecco la spiegazione.
Il nostro cervello, per contrastare il dispendio di energie dovuto al picco emozionale positivo interviene cercando di abbassare il tono di benessere tramite l’aggressività.
La capacità di autoregolazione emotiva è un meccanismo di tipo adattivo, ci permette di non investire troppe energie nelle cose. Non è pigrizia, è ottimizzazione delle risorse.
Pertanto, se avete voglia di mangiare un bambino non correte ad autodenunciarvi, è solamente una normale risposta fisiologica.
Ed ecco la rivelazione semi-scientifica: non è vero che gli Orchi mangiano i bambini, vogliono solo abbracciarli!
CONSIGLI PER LA LIBRERIA:
Aragón OR, Clark MS, Dyer RL, Bargh JA, Dimorphous expressions of positive emotion: displays of both care and aggression in response to cute stimuli, in Psychol Sci., 2015, 26(3):259-73