Gestire le critiche senza subirle: 7 consigli pratici + 1
A nessuno piace ricevere un giudizio negativo. Gestire le critiche non è semplice, hanno spesso un impatto psicologico molto importante, possono farci perdere fiducia in noi stessi e condizionare il nostro comportamento.
Inoltre, quando ne siamo vittima, le aree del cervello relative alla valutazione sociale e all’espressione e regolazione delle emozioni si attivano al fine di comprendere credenze, percezioni e sensazioni di coloro che ci stanno criticando.
Il risultato? Cerchiamo di comportarci in un modo più flessibile e adattivo nei confronti di queste persone! Insomma, oltre il danno la beffa!
Allora come possiamo fare a gestire le critiche in maniera positiva?
Ecco per voi 7 (+1) mantra anticritica da tenere a mente:
- Se mi critichi probabilmente “hai paura”
La critica è spesso l’espressione dell’intolleranza verso ciò che non si comprende o non si vuole accettare. Le critiche distruttive, che non sono fatte allo scopo di aiutare, in realtà dicono molto di più sul modo di pensare e sull’essere di coloro che criticano piuttosto che su quelli che sono criticati. Quindi, quando devi affrontare una critica acida che non ti porta niente, devi pensare che quelle parole sono di solito uno scudo che le persone insicure e rigide usano per proteggersi quando ti vedono come una minaccia. - Le persone vedono solo quello che vogliono vedere
Siamo tutti vittime del “bias di conferma”, un fenomeno che ci fa prestare attenzione solo ai dettagli che confermano le nostre idee o aspettative. Pertanto, è molto probabile che le critiche che ricevi siano una visione distorta di qualcuno che sta cercando di riaffermare i suoi stereotipi, e pregiudizi. - Ogni persona ha il suo punto di vista
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente” e che ovviamente porta con sè un modo differente di vedere il mondo. A volte, per compredersi, basterebbe semplicemente mettersi nei panni dell’altro cercando di capirne le motivazion. Dobbiamo quindi tenere a mente che ognuno ha il proprio modo di pensare e reagire che non sempre coincide con il nostro. - Se mi fa male è perchè glielo permetto.
Imparare a gestire le critiche distruttive vuol dire imparare a dare il giusto peso alle cose. Se ti indirizzano ripetutamente parole offensive che possono ferirti, non dare loro troppa importanza perché se lo fai, darai loro il potere di farti del male. - Un errore non ci definisce come persona
Uno dei motivi principali per cui la critica ci infastidisce è perché lo consideriamo un attacco al nostro ego. E’ come se ci stessero dicendo che siamo sbagliati. In realtà noi non siamo solo le nostre azioni (quelle passibili di critica), siamo molto di più. Possiamo commettere un errore e restare comunque delle belle persone (magari se l’errore è nei limiti della legalità e del rispetto dei diritti umani!). - Nessuno è perfetto
Nessuno è perfetto, nemmeno la persona che ti sta criticando, anche se forse finge di esserlo o assume un atteggiamento di superiorità. Non permettere che la persona che ti critica ti faccia sentire inferiore o incapace. Siamo tutti diversi, con competenze e non possiamo sentirci in colpa per questo. Possiamo solo migliorarci. - Sbagliando si impara
Sembra ovvio ma spesso la ricerca assoluta della perfezione ce lo fa dimenticare. Ricordati che mparando dagli errori del passato, farai meno errori in futuro e diventerai una persona più saggia.
Siamo giunti quasi alla fine della lista dei mantra da tenere a mente per gestire le critiche in maniera positiva.
L’ultimo, speciale e spesso “terapeutico”, sarò io a daverlo ma sarà la divertentissima Luciana Littizzetto